domenica 15 maggio 2016

Concerto dei sensi - Scrive Mariella Bianchetti

Concerto dei sensi - Ensemble Donn'Arte - Ascona

Colori francesi e cadenze ispaniche, questo il tema del concerto che stasera l'Ensemble Arabesque propone al pubblico del Teatro San Materno di Ascona. Il programma prevede una stretta collaborazione tra interpreti musicali e pittori, un accostamento quindi diretto di immagini e musica.
La serata prevede un viaggio alla scoperta delle musiche francesi della seconda metà dell'Ottocento ed ispaniche della seconda metà dell'Ottocento e di alcune sonorità ispaniche, le quali spaziano dalla musica tradizionale cubana dei primi anni trenta dell'Ottocento (come La bella cubana di José White), fino a quella spagnola di fine Ottocento – inizio Novecento di Isaac Albeniz e Manuel de Falla.
Il viaggio musicale ed artistico inizia con un “classico” del pianoforte: il Clair de Lune di Claude Debussy, che stasera non ci viene proposto nella sua forma originale, bensì in una versione arrangiata dall'Ensemble Arabesque per cui è prevista anche la partecipazione dell'arpa. Debussy si ripresenterà nel corso del concerto con il suo Doctor Gradus ad Parnassum, un altro “classico impressionistico” che fa parte della raccolta di sei pezzi per pianoforte, intitolata Children's Corner (1908) e dedicata alla figlia di allora tre anni, Claude-Emma.
Il dialogo tra arpa e pianoforte viene sviluppato anche nei Préludes pour deux harpes di Marcel Tournier, che – come da titolo – erano originariamente previsti per due arpe. Lo stesso tipo di associazione strumentale fa la sua ricomparsa nell'ambito della musica ispanica e in particolar modo in Ciclo pateresco di Joaquin Turina, compositore di origini italiane, ma nato a Siviglia. Turina, nel corso dei primi anni del Novecento, trascorse nove anni a Parigi, città in cui ebbe l'occasione di incontrare di persona alcuni compositori impressionisti come Maurice Ravel e Claude Debussy. Anche lo spagnolo Manuel de Falla si trovava a Parigi tra il 1907 e il 1914 e lui pure entrò in contatto con lo stesso circolo di intellettuali e musicisti francesi. Di Manuel de Falla, questa sera, verranno eseguite alcune canzoni popolari composte nel 1914 e poi raggruppate nella raccolta Siete canciones populares.
Un altro accostamento strumentale particolare ci verrà offerto dall'Ensemble Arabesque nell'interpretazione di alcuni brani della raccolta di pezzi per pianoforte di Isaac Albéniz, intitolata Recuerdos de viaje (1886-87), che stasera verranno eseguiti dall'arpa e dal violino.
Non mancheranno inoltre alcuni brani esclusivamente cantati, come l'aria per mezzo-soprano Mon coeur s'ouvre à ta voix, tratta dall'opera Samson et Dalila del compositore francese Camille Saint-Saëns e rappresentata per la prima volta a Weimar nel 1877. Sempre legato al genere operistico, seguirà un celebre brano tratto dall'opera fantastica Les contes d'Hoffmann (Parigi, 1881) di Jacques Offenbach, compositore tedesco naturalizzato francese. Non potranno infine mancare alcuni classici della lirica italiana, come l'Ave Maria di Giuseppe Verdi, tratta dall'Otello (1887) e l'aria O mio babbino caro composta da Giacomo Puccini per la sua opera comica di grande successo, Gianni Schicchi (1918).
Il viaggio si concluderà sulle note brasiliane delle Bachianas di Heitor Villa-Lobos. Si tratta di un progetto di nove composizioni realizzate tra il 1930 e il 1945, le quali sintetizzano al loro interno alcuni aspetti caratteristici della musica di Bach (da qui il nome della raccolta “Bachianas brasileiras”) con ritmi e sonorità provenienti dalla musica popolare brasiliana.

Mariella Bianchetti



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